Danese Milano
Fondata negli anni ’50, Danese Milano racchiude un racconto di cultura materiale, di funzioni suggerite di pedagogie discrete e di pratica bellezza. Il suo catalogo è ricco di oggetti dirompenti e lo spirito del tempo e la centralità dell’essere umano si riflettono nell’importanza che l’azienda assegna alla scelta degli autori che coinvolge.
L’eredità dei fondatori, con il lavoro svolto da Bruno Munari, Enzo Mari, Angelo Mangiarotti e Achille Castiglioni, si ritrova nel catalogo dove prosegue con i progetti di Matali Crasset, Elliot Erwitt, Marco Ferreri, James Irvine, Naoto Fukasawa, Martì Guixè, Jonathan Olivares, Paolo Rizzatto, Francisco Gomez Paz, Jean Nouvel e BIG.
La creazione di archetipi per la casa e per l’ufficio come la volontà di progettare oggetti contemporanei la cui innovazione non si diluisce nel corso della storia è il solco che Carlotta de Bevilacqua, amministratore unico di Danese Milano dal 1999, continua a tracciare, scegliendo di ridare prospettiva senza nostalgie a una storica azienda del design italiano.
Dal 2019 con la direzione artistica di Giulio Iacchetti Danese prosegue questo percorso affrontando i diversi registri del progetto, dalla piccola serie alla dimensione industriale, senza perdere la spinta creativa né la versatilità di applicazioni in diversi contesti d’uso.