BONUS MOBILI 2022

 

La Detrazione

Si può usufruire della detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. L’agevolazione è stata prorogata per gli acquisti che si effettuano nel 2021 e deve essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato non prima del 1° gennaio 2020.

Come si ottiene il bonus 

La detrazione si ottiene inserendo le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello redditi persone fisiche) e spetta unicamente al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio. A titolo di esempio: se le spese per la ristrutturazione dell’immobile sono state sostenute solamente da uno dei due coniugi e quelle per l’arredo dall’altro, il bonus per gli acquisti di mobili ed elettrodomestici non spetta a nessuno dei due. Si ha diritto al bonus anche nel caso in cui il contribuente abbia scelto, in alternativa alla fruizione diretta delle detrazioni per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, di cedere il credito o di esercitare l’opzione per lo sconto in fattura.

Quando si ottiene

Per avere l’agevolazione è indispensabile, quindi realizzare una ristrutturazione edilizia, sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali. La detrazione spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio, oppure quando i mobili e i grandi elettrodomestici sono destinati ad arredare l’immobile ma l’intervento cui è collegato l’acquisto viene effettuato su una pertinenza dell’immobile stesso, anche se accatastata autonomamente.

Interventi necessari per ottenere l’agevolazione

    1. Manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. Attenzione la manutenzione ordinaria (tinteggiatura, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus.
    2. Ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza.
    3. Restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati.
    4. Manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

Non sono compresi tra gli interventi che danno diritto al bonus mobili ed elettrodomestici: –  quelli finalizzati all’adozione di misure dirette a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi (a meno che, per le loro particolari caratteristiche, non siano anche inquadrabili tra gli interventi edilizi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia) – la realizzazione di posti auto o box pertinenziali.

Per quali acquisti può essere richiesto il bonus

La detrazione spetta per gli acquisti di: Complementi d’arredo: letti, armadi, cassettiere, librerie, divani, sedie, tavoli, poltrone, credenze, materassi, complementi di illuminazione. Grandi elettrodomestici: di classe energetica non inferiori ad A+ (A o superiore per forni e lavasciuga) come rilevabile nell’etichetta energetica. Frigoriferi, congelatori, lavastoviglie, lavatrici, asciugatrici, forni a micronde, piani cottura elettrici ecc.. Tra le spese che si possono portare in detrazione ci sono anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati.

Importo detraibile 

Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 16.000 euro riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo. La detrazione non utilizzata in tutto o in parte non si trasferisce né in caso di decesso del contribuente né in caso di cessione dell’immobile oggetto di intervento di recupero edilizio. Questo vale anche quando con la cessione dell’immobile sono state trasferite all’acquirente le restanti rate della detrazione delle spese di recupero del patrimonio edilizio. Il contribuente potrà continuare a usufruire delle quote di detrazione non utilizzate anche se l’abitazione oggetto di ristrutturazione è ceduta prima che sia trascorso l’intero periodo per usufruire del bonus. Il limite dei 16.000 euro  riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Quindi, il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio.

Modalità di pagamento

Per avere la detrazione sugli acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. Se il pagamento è disposto con bonifico, non è necessario utilizzare quello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia. La detrazione è ammessa anche se i beni sono acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento. In questo caso, l’anno di sostenimento della spesa sarà quello di effettuazione del pagamento da parte della finanziaria. Stesse modalità devono essere osservate per il pagamento delle spese di trasporto e del montaggio. Documenti da conservare:

      1. Ricevuta del bonifico
      2. Ricevuta di avvenuta transazione
      3. Documentazione di addebito sul conto corrente
      4. Fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e servizi acquistati

 

Se vuoi conoscere nel dettaglio i passi da seguire per richiedere l’agevolazione leggi la scheda informativa dell’agenzia delle entrate.

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